Lecce

Da Brindisi: 39 KM – Tempo Percorrenza: 29 minuti.

Consegna dell’auto o minibus a noleggio senza conducente presso:

  • Aeroporto di  Brindisi
  • Stazione di Brindisi
  • Porto di Brindisi / Arrivo navi da crociera (Costa, MSC, etc etc)

 

Lecce è il capoluogo di provincia più orientale d’Italia, collocato nella parte centro-settentrionale della penisola salentina, a 11 km dalla costa adriatica e a 23 da quella jonica. Lo stile barocco, dal punto di vista architettonico, caratterizza in modo inconfondibile la città, che nel tempo è divenuta un vero e proprio laboratorio della lavorazione della pietra leccese, un calcare malleabile e
adatto alla perfezione per la lavorazione con lo scalpello. Le architetture barocche, quindi, dominano il tessuto urbano che si arricchisce anche di linee più austere, palazzi nobiliari che sono segni incantevoli di edilizia civile in stile liberty, testimonianze messapiche e precristiane e vestigia romane di epoca imperiale.

Significativi sono le murature, i fregi, i capitelli, i pinnacoli ed i rosoni di chiese, edifici ed altri monumenti come il Palazzo dei Celestini, la Basilica di Santa Croce, il Duomo, l’Anfiteatro Romano, il Teatro Romano, il Castello Carlo V, Porta Napoli, Porta San Biagio e Porta Rudiae, tutte nel cuore antico della città, che si completa di stradine, vicoletti e piazzette che ruotano attorno alla centrale Piazza Sant’Oronzo e che costituiscono tutti assieme uno straordinario spettacolo scenografico.

La Lecce “visibile” si coniuga meravigliosamente con quella “sotterranea” che emerge dagli scavi archeologici, in gran parte ancora tutta da scoprire e che stende linee e percorsi anche fuori dal centro urbano, fondendosi con l’entroterra rurale, i borghi, le aree naturali con il Parco Rauccio fino alla fascia costiera lunga circa 20 km con le marine di Frigole, Torre Chianca, Torre Rinalda e San Cataldo. Negli ultimi anni poi Lecce ha saputo sapientemente valorizzare anche il suo aspetto dinamico e moderno, grazie alla vivacità della Università del Salento e del riconosciuto Laboratorio Nazionale di Nanotecnologie, e grazie ad un’affascinante attività culturale ed appuntamenti ed eventi ormai consolidati come la Festa Patronale, la Fiera di Santa Lucia nel periodo natalizio, il Miami Piano Festival in Lecce, il Premio Barocco, il Festival dell’Energia ed il Festival del Cinema Europeo.

Cenni storici

In origine Lecce era un florido centro messapico, fondato dalle popolazioni provenienti dall’Illiria durante le migrazioni del III millennio A.C. che conosce il periodo di maggiore maturità nel VII e IV secolo A.C.

Dal 268 A.C la città, conosciuta come Lupiae, viene governata dai Romani. Tra la fine dell’età repubblicana e gli inizi dell’età imperiale Lupiae si presenta cinta da mura, costruite su quelle messapiche, dotata di un foro, un teatro ed un anfiteatro ed uno sbocco sul mare: porto Adriano, l’attuale marina di San Cataldo.

Con i saccheggi ad opera dei barbari, la città decade e si riduce ad un modesto villaggio. Per ben cinque secoli Lecce viene offuscata dalla potente Otranto, capitale del dominio bizantino.

Con il dominio normanno la città rifiorisce, La  contea normanna leccese che sorge nel 1069 con il conte Gaufrido eccelle per il fasto della sua corte, seconda soltanto a Palermo.

Anfiteatro romanoTancredi, riconosciuto nel 1166 Conte di Lecce diviene re di Sicilia, ma viene sopraffatto dagli svevi.

Federico II incamera la città nel demanio regio e la lascia in eredità al figlio Manfredi. Seguono gli Angioini, quando la contea diviene feudo dei Brienne, importante soprattutto con  Gualtieri VI, Duca d’Atene.

Nel 1356 la contea passa ai D’Enghien, una dinastia che annovera la bella contessa Maria, personalità forte dalle spiccate capacità governative.

In prime nozze sposa Raimondello Orsini del Balzo e, rimasta vedova, contrae nuove nozze a Taranto con un d’Angiò e diventa regina di Napoli. Con Ferrante d’Aragona nel 1463, la città viene inglobata nel Regno di Napoli e diviene sede del Sacro Regio Provincial Consiglio. E’ il periodo delle epidemie e delle incursioni turche.

L’ultimo conte aragonese leccese è Federico D’Aragona che diviene Re di Napoli nel 1496 e trasforma Lecce in un cenacolo di cultura e di arte. Alla dinastia aragonese segue quella spagnola che perdura per più di due secoli. Lecce continua a distinguersi per il suo fermento culturale, caratterizzato dalla nascita di molte Accademie. Le attività commerciali sono floride e si stanziano in città colonie toscane, greco-albanesi, venete, ebraiche, genovesi e soprattutto veneziane.

Minacciata la sua sicurezza dalle sanguinose armate turche, l’imperatore Carlo V, che eleva la città a capoluogo della Puglia, la fortifica con possenti mura ed un modernissimo castello.

Il seicento è un secolo turbolento caratterizzato dai disordini dovuti ai movimenti antispagnoli e antifeudali. L’eclatante epidemia di peste del 1656 ed i terremoti causano migliaia di vittime.

Nel settecento, in armonia con la cultura illuministica si approfondisce la coscienza politica dei leccesi: nascono numerose scuole di matematica e di diritto, si contano numerosi episodi di rivolta da parte del popolo, gravato dalle tasse e dalla prepotenza del ceto ecclesiastico.

Nel 1734 ha inizio la dominazione borbonica che si concluderà con l’annessione del Mezzogiorno al Regno d’Italia, interrotto solo durante il decennio francese.

Dopo l’unità d’Italia tra il 1895 ed il 1925 la città si estende oltre le mura cinquecentesche e nel 1927 la provincia di Lecce viene staccata da Taranto e Brindisi.

Visita il sito della città di Lecce